L’arte moderna senza barriere: Museo Marino Marini
Il museo dedicato allo scultore e pittore pistoiese, con sede a Firenze, offre un’arte tangibile e interattiva che va oltre l’età, le differenze e la teoria.
Spesso ci ritroviamo a visitare musei, opere, e luoghi di culto ammirandone la bellezza intrinseca senza capirne davvero il significato. Forse non serve, o forse non abbiamo gli strumenti giusti per farlo; o forse servirebbe solo un metodo differente che ci faccia abbattere quella distanza che si interpone tra noi e ciò che non siamo abituati a studiare, toccare, vivere.
Come ad esempio un museo.
Nell’ex Chiesa di San Pancrazio, nell’omonima piazza fiorentina, dalla fine degli anni ’80 ha dimora la seconda collezione più grande di uno dei principali scultori del Novecento: Marino Marini. Con il compito di redigere un progetto di recupero del complesso, durante la ristrutturazione della chiesa, gli architetti e l’amministrazione fiorentina decisero di destinare la struttura ad attività culturali e sociali; gli spazi alti, il gioco di luci e gli archi della chiesa si trovarono immediatamente d’accordo con la dinamicità delle opere di Marini.
Cavalieri, dee etrusche, bronzi, cementi, tele e ritratti. Un percorso tematico di ampio respiro che lascia la libertà di sperimentare l’arte nella sua più espressiva e contemporanea natura.
Il Museo educativo
Come stimolare la creatività artistica e la fantasia nelle future generazioni? Usando un museo come luogo di libera comunicazione ed interazione, ad esempio. Dai più piccoli agli adolescenti, l’educazione alla bellezza come simbolo di socialità e possibilità, è un messaggio da non perdere di vista nel mondo della social isolation!
Noi più grandicelli lo sappiamo, che poi, in qualsiasi momento del futuro ecco che d’improvviso torna comodo sapersi immaginare un guerriero/a di bronzo che al volo salta sul suo cavallo in corsa, viaggia e sfida le intemperie, si reinventa giocoliere e conquista il castello…
Marino Marini certamente non se lo è mai scordato nei suoi momenti d’ispirazione.
I percorsi per bambini (inseriti nelle Chiavi della città del Comune di Firenze):
- Ad alta voce è un percorso che privilegia la narrazione come modo per stabilire un contatto con l’arte. Il percorso nel museo analizza alcune opere di Marino Marini per poi concentrarsi su una, intorno alla quale si inventa una storia, una poesia o una filastrocca.
- Colori emotivi è un percorso che si incentra sul colore. Il colore provoca emozioni, trasmette sensazioni e comunica stati d’animo; il colore testimonia cambiamenti ed esprime il senso della trasformazione. In un museo dedicato all’arte moderna e contemporanea, proporre a bambini e ragazzi un’attività che rifletta sull’espressività creativa e li coinvolga in sperimentazioni di gestualità corporea, grafica e pittorica acquista un significato profondo e stimolante.
- Con-Tatto Arte è un percorso focalizzato sulla multi sensorialità. Al Museo Marini alcune sculture si possono toccare e in questo percorso il tatto è l’approccio privilegiato per comprendere l’opera d’arte nella sua matericità.
- L’ABC dell’arte – il collage è il percorso dedicato a una tecnica adottata agli inizi del novecento per la creazione di opere d’avanguardia, che suscita interesse anche negli artisti di oggi.
Marino Marini – il museo senza barriere
Non solo per i giovani, l’arte è importante per tutti. Per gli adulti, in primis, che non si dovrebbero mai scordare la capacità dell’uomo di dare forma alle emozioni; esprimerle, confrontarle, condividerle. Ma soprattutto, per chiunque abbia degli ostacoli in più nell’utilizzo dei propri sensi, delle proprie capacità motorie, delle proprie idee.
L’arte non conosce limiti, passa tutti i confini, e si posa ovunque.
Il museo offre percorsi accessibili, visite guidate e attività a persone Alzheimer, Non Vedenti e Ipovedenti, con Autismo, Sordi e Audiolesi.
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Crediti foto: Firenze, Museo Marino Marini