Duomo di Firenze

5 leggende da scoprire per le strade di Firenze

Misteri, segreti e storie tramandate: le leggende di Firenze.

Ogni città ha le sue strade, e le sue leggende che vagano, da cicerone a cicerone, da angolo ad angolo, per generazioni; si infittiscono, si storpiano, si ingigantiscono, e non smettono mai di piacere a grandi e piccini. Anche Firenze ha una serie di curiosità e leggende uniche che sono state tramandate da una generazione all'altra. Questi racconti vivono tra le strade, le piazze ed i monumenti della città: racconti che si sono evoluti nel tempo, assumendo nuovi e interessanti risvolti che cattureranno sicuramente la vostra immaginazione e vi faranno venire voglia di esplorarle da soli mentre passeggiate per le strade di Firenze. Scopriamo le cinque leggende e curiosità di Firenze che potete approfondire voi stessi passeggiando in città.

 

Palazzo Budini Gattai

Parliamo di Palazzo Budini Gattai, già Palazzo Grifoni, in Piazza SS Annunziata a Firenze ; l’unico fatto con mattoncini di terracotta (guardando verso il duomo, sulla destra). A Firenze chiamiamo gelosia lo sportellino aperto di una delle persiane del palazzo. Sempre aperto. La leggenda vuole che questa nomenclatura sia avvenuta a causa di una giovane di Palazzo Grifoni consumata dall’amore e dall’attesa per il marito partito per la guerra e mai più tornato. Una finestra sempre mezza aperta con la speranza di vederlo.

 

Un’altra leggenda è legata alla statua di Ferdinando I de’ Medici, che si trova in mezzo alla piazza. Era sposato con Cristina di Lorena ma era famoso per essere un grande amatore e avere molte storie con pulzelle di famiglie per bene. Pare che all’interno del palazzo, alla fine del ‘500, ci fosse una delle sue benamate. Per questo fu rappresentato dal Giambologna con la testa che non guarda dritto davanti a sé verso il Duomo, ma verso destra come controllasse la finestra con la persiana aperta, la gelosia: la sua gelosia per questa fanciulla.

Le api che non si possono contare

Rimanendo sulla statua del Giambologna, sempre quella di Ferdinando in piazza SS Annunziata, potete divertirvi con una sfida che appassiona i fiorentini. Si dice che sia impossibile contare le api presenti sul monumento equestre, senza indicarle o toccarle... e voi ci riuscite?

Lo Zodiaco di San Miniato

Nel pavimento della navata della basilica di San Miniato al Monte si trova un antichissimo zodiaco in marmo, uno fra i più importanti del mondo. Eseguito nel 1207 su modello di quello quasi identico del Battistero di San Giovanni, lo zodiaco di San Miniato è sempre stato considerato solo un elemento ornamentale e simbolico. È stata infatti riscoperta la sua funzione astronomica dopo quasi 800 anni.

Il 21 giugno, in prossimità del mezzogiorno solare, potrete assistere ad un meraviglioso spettacolo: un raggio di sole illuminerà il segno del Cancro annunciando il solstizio d’estate. L’evento astronomico un tempo coincideva con la festa del patrono di Firenze, San Giovanni Battista. Grazie a questa recentissima scoperta può essere considerato la più antica meridiana solstiziale monumentale ancora funzionante in Europa.

Il ritratto di Michelangelo

Questa leggenda forse già la conoscete, è un grande classico di Firenze! Stiamo parlando del ritratto inciso sulla facciata di Palazzo Vecchio. Appena prima dell’angolo con Via della Ninna, a lato destro dell’entrata al Palazzo, se osservate per bene le pietre in basso, dietro la statua, potete scorgere un’incisione che forma il profilo di un volto.

Leggenda narra che si tratti niente di meno di un autoritratto di Michelangelo Buonarroti, inciso con le mani dietro la schiena. Un’altra versione famosa è quella che racconta che il profilo sia di un uomo che importunava Michelangelo quotidianamente, con domande e richieste frequenti, finché l’artista, esausto, decise di imprimerlo nella pietra.

La fortuna del Porcellino

Concludiamo con la leggenda più popolare di Firenze, quella del Porcellino. Chi passa da Firenze sa che, se vuole un po’ di fortuna, deve passare dalla Fontana del Porcellino in Piazza del Mercato Nuovo ; il Porcellino di bronzo, che in realtà rappresenta un cinghiale ferito durante la caccia, e la cui versione marmorea originale si trova agli Uffizi, sarà lì ad aspettarvi.

Strofinategli in naso e mettetegli una monetina in bocca: se questa cadrà oltre la grata dove passa l’acqua, la fortuna sarà vostra.

 

Credits foto Zodiaco di San Miniato al Monte: https://www.museogalileo.it/

Credits foto Fontana del Porcellino di Firenze: https://www.ilgiornale.it/