Il quartiere di San Niccolò, scopri le sue molteplici sfaccettature

Dai vicoli caratteristici ai viali monumentali, dagli eleganti lungarni ai locali tipici, vieni alla scoperta del quartiere di San Niccolò.


A voler essere pignoli il quartiere di San Niccolò non è un vero è proprio quartiere, o meglio non è uno dei quattro quartieri storici in cui è suddiviso il centro storico: Santa Maria Novella, San Giovanni, Santa Croce e Santo Spirito. Ma lo è nel senso moderno del termine ed è una zona ben precisa dell’Oltrarno, nella sua parte sud-est.

San Niccolò è una perla incastonata tra l’Arno e le splendide salite che portano a Piazzale Michelangelo e Forte Belvedere, tra i lungarni che conducono verso Ponte Vecchio e lo slargo di piazza Ferrucci, all’altezza del ponte San Niccolò, da dove partono i panoramici viali alberati verso il piazzale e i giardini. 


Il quartiere dai mille volti

San Niccolò è un labirinto di viuzze dove perdersi tra le botteghe e i locali tipici, è l’andirivieni di strade dal fascino unico, come via de’ Bardi o via de’ Renai, è il saliscendi della scalinata monumentale di Monte alle Croci e delle botteghe di artisti nei pressi di via San Niccolò. È la zona di Firenze dove ancora sono visibili le antiche mura medievali, per la maggior parte distrutte durante la rivoluzione urbanistica ottocentesca dell’architetto Poggi, ma è anche il luogo dove hanno sede due musei assolutamente da non perdere: il Museo Bardini e il Museo Casa Siviero, oltre che molteplici palazzi storici, come il Palazzo Serristori, situato sull’omonimo lungarno, dove ha vissuto il filantropo Nicola Demidoff, che ha dato il nome alla piazza adiacente. 

E a proposito di Piazza Demidoff, qui ha sede il bar Necchi. Cioè, è qui che il genio di Monicelli ha deciso di posizionare il bar di proprietà di uno dei protagonisti del film amici Miei, il Necchi appunto, e che oggi prende il nome di bar Negroni. La scena di apertura, in cui i quattro amici danno vita alla prima “supercazzola” del film, avviene proprio qui, con il malcapitato vigile a fare da “bischero”.


La vita notturna

San Niccolò è anche una zona che di notte pullula di vita. Sono molti i ristoranti, i bar, i pub, i locali, dove potrai cenare, prendere un aperitivo, bere una birra e sostare per un drink in compagnia. In un certo senso il quartiere, al calar del sole, si trasforma e tira fuori la sua anima più movimentata, che di giorno è un po’ nascosta dal lato più tradizionale. A San Niccolò, infatti, si respira ancora forte quell’aria di fiorentinità che altrove si è un po’ persa, un’atmosfera popolare e vagamente folcloristica, che trasuda dai muri delle case, ma che la sera lascia il posto ad un ambiente dinamico ed euforico, luogo di ritrovo di molti giovani fiorentini e di persone che arrivano da fuori città.
Particolare fermento lo si vive d’estate, quando sul lungarno viene allestito lo spazio all’aperto Easy Living. 


La torre di San Niccolò

Una delle attrazioni principali del quartiere è senza dubbio la torre, o meglio la porta. Eh sì, perché nonostante tutti la conoscano come la torre di San Niccolò questo nome è dovuto principalmente alla sua attuale conformazione. Costruita nel 1324 era in origine una delle porte attraverso le quali si accedeva a Firenze, come Porta al Prato o Porta alla Croce. Tra l’altro, d’estate, è possibile vistarla con una visita guidata.