Firenze per gli appassionati di film

Una giornata attraverso i set dei film girati a Firenze che hanno fatto la storia.

Con i suoi paesaggi pittoreschi e l'atmosfera suggestiva, Firenze ha fatto da sfondo ad alcuni film di fama internazionale così come a film simbolo del cinema italiano.
E con un repertorio che va dagli albori del cinema ad oggi, quale modo migliore per esplorare la città rinascimentale se non attraverso le sue storie cinematografiche?

Sarà un modo originale in cui scoprire e vivere la città!


Camera con vista (1985)

Attraverso questa storia d’amore ambientata nei primi del ‘900 è inevitabile innamorarsi della Firenze “com’era”. Camera con vista di James Ivory porta lo spettatore in giro per la città attraverso sequenze impregnate di un’atmosfera romantica, in uno scenario fiorentino di altri tempi. Il film attraversa molti luoghi celebri, cominciando dal cuore della città Piazza della Signoria, passando per Ponte Vecchio, fino ad arrivare in Piazza di Santa Croce, dove all’interno della Cappella Peruzzi, gli affreschi di Giotto fanno da cornice ad una delle scene più memorabili.
E sempre in centro si trova inoltre la camera originale che dà il titolo alla pellicola, per la precisione nell'attuale Hotel degli Orafi (già Hotel-Pensione Quisisana).


Amici miei (1975)

Di tutt’altro genere è uno dei film più amati da i fiorentini, Amici Miei di Mario Monicelli: una pellicola che rappresenta l’umorismo tipico della città e cattura l'atmosfera della Firenze degli anni '70.
Come forse sai, il film narra la storia di quattro inseparabili amici d'infanzia, che nonostante l’età intorno ai cinquant’anni, hanno conservato lo spirito goliardico e fanciullesco e affrontano le difficoltà della vita con ironia e disincanto.
Le scene vengono girate in molte location famose, tra le più celebri via de’ Renai, in zona di San Niccolò, dove ha sede il Bar Necchi, oggi Bar Negroni, punto di ritrovo dei quattro nonché locale di proprietà di uno di loro. C’è poi la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, in cui i cinque “ragazzacci” prendono a schiaffi gli ignari passeggeri affacciati ai finestrini e infine Piazza Santo Spirito, dove si consuma una delle scene più tristi, ma allo stesso tempo più significative del film.


Hannibal (2001)

Chissà quante scene da “thriller” sono accadute davvero nei vicoli stretti della città e nelle stanze buie dei palazzi: la storia secolare di Firenze è ricca di intrighi e misteri
E la città è stata anche il set di un thriller moderno, Hannibal, sequel de “Il silenzio degli Innocenti”, in cui il premio Oscar Anthony Hopkins regala una performance eccellente e la città indossa la sua “maschera” più inquietante.
Firenze diventa il luogo perfetto per una pellicola da brividi in cui la tensione è sempre ai massimi livelli e molti dei luoghi che il dottor Haninbal Lecter si trova ad attraversare appaiono ancora più affascinanti in questa veste.
C’è San Niccolò, dove all’interno di Palazzo Capponi alle Rovinate (via de' Bardi 36) si trova l'appartamento del Dr. Lecter. C’è poi l’omicidio sotto la Loggia del Porcellino e anche la storica farmacia di Santa Maria Novella, che in genere emana un’aria fiabesca, diventa uno spazio spettrale: è lì che Hannibal compra il sapone alle mandorle per Clarice.


Inferno (2016)

Dante Alighieri e la sua Divina Commedia hanno ispirato il romanzo di Dan BrownInferno, da cui è tratto il film. Un’avventura intrisa di suspence in cui il protagonista Robert Langdon si trova a dover risolvere l’ennesimo caso misterioso, questa volta a Firenze.
L'adattamento del libro di Ron Howard offre alcuni scorci panoramici mozzafiato della città, seguendo il professor Langdon che corre da un tesoro storico a un altro in un turbine di colpi di scena. Le sequenze più avvincenti del film sono state girate a Palazzo Vecchio, in particolare all’interno del Salone dei Cinquecento e sul suo soffitto a capriate.
Nella loro corsa contro il tempo i protagonisti attraversano Ponte Vecchio, arrivano a Palazzo Vecchio percorrendo il Corridoio Vasariano e fuggono alla polizia attraverso il Giardino di Boboli. Non tutte le scene rispettano gli spazi così come sono nella realtà, perché il realismo ha dovuto cedere qualcosa alla suspence, ma il fascino rimane intatto.


Paisà (1946)

Il dramma bellico della Seconda Guerra Mondiale è immortalato in questo splendido film neorealista del 1946 di Roberto Rossellini, un capolavoro del cinema italiano. Diviso in sei episodi, il quarto di questi presenta immagini di Firenze nei giorni in cui i nazisti si ritirano.
Il film è ambientato dopo la distruzione di tutti i ponti di Firenze, tranne Ponte Vecchio e racconta la storia dell'infermiera americana Harriet (Harriet Medin) che cerca freneticamente il suo amore, Guido Lombardi. La pellicola racconta un breve viaggio attraverso una Firenze che non c’è più ed è una testimonianza straordinaria della trasformazione che ha avuto la città nel secondo dopoguerra.